Non starò qui a fare il fan-boy della Folletto, non è questo il punto che voglio affrontare.
Ho avuto diverse scope (Miele: sbilanciato, pesante nell’utilizzo, spazzola poco versatile), Hoover (caduto due volte, la seconda spaccato il manico in modo irreparabile), DeLonghi (una scopetta economica che poteva andar bene giusto per la casa della Barbie), e infine un Folletto VK 140 per 10 anni.
Caduto numerose volte, mai una piega. Mai portato in riparazione.
Nell’utilizzo è leggero e comodo.
Mai acquistato un sacchetto in 10 anni, quelli in dotazione e quelli che mi sono arrivati dopo due anni (?) mi sono bastati.
Ma non è questo il punto che voglio affrontare.
Se ora vado a rivendere il mio VK140, 200 euro quasi sicuramente li prendo – basta guardare gli annunci economici per verificare quanto scrivo.
Una scopa elettrica costosa di altra marca, dopo 10 anni, secondo me, non vale più niente.
Quindi ho speso 580 euro di acquisto per il Folletto, lo rivendo a 200, et voilà, la scopetta elettrica non risulta più così tanto costosa.
Ma nemmeno questo il punto che voglio affrontare.
Il punto che voglio affrontare è questo: ma in fin dei conti, i soldi spesi per il Folletto sono i miei, nessuno me li estorce, insomma li spendo come meglio credo.
Con tutto il rispetto per l’estensore dell’articolo, ma è come se facessi un blog per scrivere “La Ferrari, se paragonata ad altre sportive, va uguale ma costa di più”.
Ma se uno preferisce comprare la Ferrari, qual è il problema?